La somministrazione di anestetico per terapie odontoiatriche di routine è da considerarsi minima e quasi ininfluente ai fini delle generali condizioni della donna in gravidanza. È comunque un comportamento saggio, somministrare anestetici durante la gravidanza per terapie assolutamente necessarie, rimandando a dopo il parto ogni altra terapia. Qualora necessari, è consigliabile la somministrazione di anestetici locali senza vasocostrittori che, se presenti,  potrebbero avere azione anche a livello placentare con il rischio di ridotto apporto di ossigeno al feto.