L’implantologia non è da considerarsi una disciplina come le altre descritte in questa sezione dedicata all’educational, ma soltanto una tecnica chirurgica che abbiamo ritenuto di trattare a parte per l’ampio interesse manifestato da parte dei pazienti e per essere una pratica medica relativamente nuova.

Queste tecniche sono studiate a livello clinico e scientifico ormai da più di vent’anni con ottimi risultati.

L’impianto endosseo consiste in una struttura in titanio solitamente a forma di vite che, grazie ad un piccolo intervento, viene inserita nell’osso. Si andrà così a creare una radice artificiale che servirà da supporto ad una struttura protesica. Il titanio è un materiale biocompatibile, quindi si integra perfettamente ai tessuti umani.

L’intervento chirurgico di cui si parla è un intervento di ordinaria chirurgia microinvasiva, con anestesia locale ed eseguito direttamente presso lo studio dentistico. Vengono seguiti protocolli di sterilità che costituiscono una maggiore garanzia per la riuscita dell’intervento.

Non è corretto parlare di rigetto di un impianto, si parla piuttosto di non-integrazione. In questo caso non si avranno le ripercussioni a livello fisico di un rigetto ma semplicemente la non integrazione dell’impianto all’organismo.

Una intelligente progettazione della riabilitazione protesica da eseguire permetterà di sfruttare al meglio le opportunità offerte dagli impianti.

I rivoluzionari vantaggi degli impianti consentono di sostituire un elemento singolo senza dover distruggere anche parzialmente elementi vicini realizzando un ponte (vedi PROTESI FISSA) o di riabilitare una zona più estesa senza dover optare per un apparecchio removibile come uno scheletrato (vedi PROTESI MOBILE).

Grazie ad un numero anche modesto di impianti è possibile dare alle protesi totali (comunemente conosciute come dentiere!) nuovi ancoraggi con grandi miglioramenti in stabilità (vedi PROTESI MOBILE).

Vengono effettuate valutazioni di carattere generale e specifiche per accertarsi di avere le condizioni necessarie per l’inserimento di impianti nel cavo orale. Si possono riscontrare carenze ossee alle quali si potrà ovviare con precise tecniche di chirurgia rigenerativa effettuate prima o durante l’intervento.

L’impianto può essere a carico immediato o a carico differito, cioè il primo viene protesizzato (con corone o apparecchi rimovibili) immediatamente dopo il posizionamento chirurgico, il secondo prevede invece di attendere un periodo di tempo, generalmente tra 2 e 6 mesi, dal posizionamento prima di caricare con la protesi. La tecnica differita è la più studiata e la più utilizzata.

Grazie alla tecnologia il Federico Ferraris Smile Atelier si avvale anche di metodiche digitalizzate che permettono una pianificazione completa anticipata dell’intervento di posizionamento degli impianti: il sistema NOBEL GUIDE. I dati clinici e radiografici del paziente vengono inseriti in un software dedicato che fornisce una progettazione dell’intervento considerando tutte le fasi chirurgiche e prevedendo la successiva fase protesica: gli impianti vengono posizionati virtualmente evidenziando le limitazioni tecniche in funzione delle strutture anatomiche coinvolte. Sulla base delle indicazioni ottenute vengono realizzate mascherine guide fissate in bocca durante l’intervento che permettono il posizionamento degli impianti seguendo la pianificazione eseguita; parallelament il laboratorio realizza i manufatti protesici che verranno posizionati direttamente in bocca al paziente al termine dell’intervento, garantendogli quindi funzionalità ed estetica in tempi ristretti.